Oggi ho appreso con immenso dolore della scomparsa di Lorenzo Reina, l’artista visionario che ha dato vita al Teatro Andromeda, quel tempio di pietra sospeso tra terra e cielo nei Monti Sicani. Nel cuore della nostra Sicilia. Lorenzo non era solo uno scultore straordinario, ma un amico caro, con cui ho condiviso tante giornate straordinarie proprio lì, nel suo teatro, sotto le stelle che lui stesso sembrava aver catturato nelle sue sculture. I tanti amici che negli anni ho portato lì mi hanno fatto le condoglianze, quasi fossimo parenti. E in effetti … quante volte ci siamo seduti tra quelle gradinate di pietra, parlando per ore, natura, sogni impossibili e progetti comuni che non vedranno più la luce insieme. Avevamo idee, visioni da realizzare in quel luogo unico al mondo, dove l’uomo dialoga con il cosmo. Lui, pastore e scultore, mi ha insegnato che la vera rivoluzione sta nel costruire bellezza con le mani e il cuore, pietra su pietra. In silenzio, in attesa. Mi mancherai, Lorenzo. Il Teatro Andromeda – il tuo singolare che si fa universale – continuerà a vivere, ma senza di te sarà più silenzioso. Incompleto, come ogni opera che si rispetti. Riposa, tra le stelle.

