Il capitolo tre del romanzo che sto scrivendo inizia così, e così capite pure di cosa parlerà …
I dardi accecanti dello sfruttamento colpivano il cuore della società dall’alba della sua costituizione per trovare, ai tempi moderni, una sottile forma di banalità del male. Ma il male, quello vero, non è mai banale e sottende una complessa architettura di pianificazione, oltre che un tacito assenzo dei partecipanti al gioco cooperativo che è la comunità umana. La prostituzione sorgeva, come un fiore di sterco, attraverso le chimere dei diamanti del progresso del bipede implume. La mercificazione dei sogni di un corpo si piegava al desiderio carnale di un motto autentico di questa vita, in cui tutto ha assunto un prezzo ma nulla ha più valore.
Ah … oggi sono stato ospite su Radio 2 al programma Caterpillar per parlare di questo, 18.20 circa.
E sono addirittura sopravvissuto …