Lampoon | Essere esclusivi: la smania che omologa tutti e la moda che non è moda

Tutti anti-conformisti ed esclusivi, tutti uguali: la smania di partecipare che massifica; introduzione alla modalogia, una nuova filosofia della moda

Ripensando Claudio Calò e La sfilata di moda come opera d’arte: il rapporto selettivo con il pubblico 

Sono stato, anche io – perché che fai, non ci vai? – a qualche sfilata e annessa festa della settimana della moda milanese. Erano eventi esclusivi, a ingresso controllato, eppure l’impressione era che fossimo tutti lì. Mentre ballavo, vestito da scemo con degli amici, a un evento di K-Way ho visto alcuni miei studenti che mi facevano le foto. Sensazione straniante, ma è la moda bellezza. Se la sfilata di moda ha un qualche collegamento con l’opera d’arte, come dice Claudio Calò nel suo La sfilata di moda come opera d’arte (Einaudi), questo collegamento dovrebbe essere il suo selettivo e inedito rapporto con il pubblico. 

La Quinta parete abbattuta: con Tik Tok siamo tutti produttori, pubblico e attori

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