Sembra inevitabile non pensare che il movimento animalista, almeno nelle sue connotazioni generali, non sia un movimento “incazzato” …
Ed infatti, è così.
È facile osservare, nelle discussioni, nelle lotte, nelle campagne, che hanno ad oggetto il nostro rapporto con il non-umano, come la discussione degeneri facilmente in una contrapposizione tra “veg” e “non-veg”.
In parte, questa contrapposizione, deriva proprie dalle filosofie antispeciste dei primi anni ’70. Se la scelta vegetariana, come sostiene Peter Singer, è il modo migliore di dar conto ad una liberazione animale allora è lecito aspettarsi che gli animalisti, in buona fede, colpevolizzino chi mangia carne.














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